Dedicata a Sant'Andrea Apostolo, la chiesa fu eretta nel Duecento, ma completamente rifatta nel 1640, con modifiche anche nell’assetto. Altre modifiche sostanziali dell’edificio si ebbero nella seconda metà dell’Ottocento: in particolare, la pianta a navata unica fu rimaneggiata e ne uscì una pianta a tre navate, separate da colonne corinzie. Al suo interno, la chiesa conserva alcuni bassorilievi di Antonio Bonazza e una pala d'altare con la Madonna col Bambino e Sant'Andrea, opera del bolognese G. Pietro Possenti. Di fronte alla Chiesa s’erge una colonna, sormontata da una statua alquanto rozza: è la cosiddetta Gatta di Sant'Andrea, che - secondo la tradizione - segna il punto più alto della città. In origine, la statua rappresentava un Leone di San Marco, preso come trofeo durante la guerra del 1209, combattuta contro i marchesi di Este. Abbattuta dai francesi nel 1797, la statua fu ricostruita, nella forma attuale, dopo il Congresso di Vienna, per opera di Francesco Chiereghin.
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